Benvenuti alla nostra rubrica settimanale Casi(ni) Informatici.
Questi articoli trattano principalmente di situazioni reali trovate presso aziende che ci hanno interpellato e sulle soluzioni adottate per prevenirle o risolverle in modo rapido qualora si verificassero nuovamente.
Oggi trattiamo di un caso particolarmente ostile. Siamo stati contattati da un’azienda che ha richiesto i nostri servizi. Uno dei primi problemi che siamo stati chiamati a risolvere riguardava la mancanza di funzionamento dei backup. Analizzando a fondo i motivi per cui le copie davano errore ci siamo resi conto che il problema stava nel server. Il server, ovvero quel “super computer” che tiene stretti tutti i dati aziendali e che offre servizi agli altri pc. Il server, quella macchina che andrebbe sempre tenuta monitorata e curata quasi come se fosse un bambino, quello senza il quale si può fermare il lavoro di decine di persone.
Cos’aveva fatto di così grave questo server? Aveva un disco guasto da diversi mesi, ma, grazie al fatto che ce ne sono sempre almeno due in copia tra di loro, l’azienda non se ne è neppure accorta. Ma i mesi sono passati, ed anche l’altro disco ha iniziato a dare problemi, ed il server l’ha messo in uno stato chiamato Predictive Failure, ovvero che di li a poco anche questo si sarebbe rotto del tutto, e le copie dei dati hanno smesso di funzionare.
A parte il fatto che, con tutte le accortezze del caso, siamo riusciti a risolvere il problema, ma se anche il secondo disco si fosse guastato prima che ci si accorgesse del reale problema? A volte, perdere giornate intere di lavoro svolto da diverse persone, è questione di poco, ma ci sono diverse realtà che questo non se lo possono permettere. Pensate a strutture sanitarie (pubbliche o private che siano) che devono garantire la consistenza dei dati sensibili ed i servizi, a commercialisti che possono avere le dichiarazioni iva o i bilanci in scadenza, agenti e spedizionieri marittimi con navi in porto da gestire, ecc….
Quali accortezze si dovrebbero adottare? Ogni sistemista che meriti questo appellativo, dovrebbe aver installato sul server o su un computer preposto allo scopo, un Agent di controllo in grado di inviare notifiche in caso di malfunzionamento. Pensate se mesi fa, quando si è rotto il primo disco, fosse partito un messaggio di posta elettronica, o un SMS, che avesse avvisato del guasto, vi sarebbe stato tutto il tempo di premunirsi di un disco nuovo da sostituire a quello non funzionante senza che vi fosse stato il problema della corruzione dei dati che impediva di effettuare copie complete dei dati aziendali.
E il vostro sistemista, ha installato e configurato correttamente un Agent di controllo?
Buona informatica a tutti
Ing. Massimiliano Zuffi