Poste italiane e GDPR

Oggi non ci occupiamo di email false inviate ad ignari utenti da finte Poste Italiane, ma del vero e proprio sito delle poste italiane.
Ho ordinato della merce da un fornitore che ha scelto Poste Italiane come corriere. Mi arriva, giustamente, il link per monitorare la spedizione. Siccome durante il periodo del lockdown abbiamo cambiato la sede predefinita di consegna merce per diversi fornitori, mettendo come sede casa nostra, volevo verificare dove sarebbe arrivato questo pacco, per cui faccio click sul link di tracciamento. Mi vedo obbligato a registrarmi (altri corrieri non impongono nessuna registrazione, inoltre non ho scelto io di avvalermi di Poste Italiane…) per cui, a malincuore, procedo. Onde evitare poi di trovarmi la casella di posta piena di inutili email commerciali di cui non ho interesse, controllo sempre, durante l’iscrizione ai siti, i vari consensi. Da anni è obbligatorio avere consensi separati per le varie tipologie di trattamento dei dati, per cui mi aspetto che per le finalità di marketing io possa non dare il mio consenso.
E invece mi trovo costretto ad esprimere un unico consenso per tutte le finalità, diversamente non posso vedere a che punto è la mia spedizione e dove andrà a finire!

Siccome, per questioni organizzative, ho davvero necessità di sapere dove verrà recapitato il mio pacco, procedo.
La volete sapere la cosa simpatica di tutto questo?
La destinazione della merce non è specificata, è dato sapere solo quando arriverà a destinazione….
Non c’è problema, chiedo al fornitore, ma non mi pare per nulla corretto.
Cara SDA/Poste Italiane, se offrite un servizio pubblico sarà meglio vi mettiate in regola!

Buon informatica a tutti
Ing. Massimiliano Zuffi

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