Casi(ni) Informatici: Cloud Server o In House Server?

Benvenuti alla nostra rubrica settimanale Casi(ni) Informatici. Questi articoli trattano principalmente di situazioni reali trovate presso aziende che ci hanno interpellato e sulle soluzioni adottate per prevenirle o risolverle in modo rapido qualora si verificassero nuovamente.

Una delle domande che sempre più spesso ci sentiamo porgere dai nostri clienti è: ma conviene mettere il server in cloud? In genere, prima di una domanda come questa, l’utente in questione ha avuto un colloquio con un commerciale, che, per professione, deve vendere, per cui la cloud costa sempre meno, e non ha down time, ovvero tempi in cui non risponde. Prima di affrontare l’argomento, vediamo cosa si intende per Cloud Server e  In House Server.

In House Server

Questo è il classico server a cui siamo normalmente abituati: al suo interno vi sono in genere i file degli utenti, i dati del gestionale, a volte il mail server, o una macchina virtuale con il mail server o altri servizi. E’ anche possibile che abbiate una soluzione completamente virtualizzata, e magari con server ridondati che riducono il tempo di interruzione dei servizi praticamente a zero, ma sempre in azienda da voi.

PRO E CONTRO DEGLI IN HOUSE SERVERS

Pro Contro
Hai il controllo fisico di tutti i server Richieste un investimento iniziale in hardware e infrastruttura.
Mantiene in dati critici in casa; nessun altro ha accesso ai tuoi dati. Richiede spazio fisico nei vostri uffici per l’armadio di rete o una stanza dedicata ai server, ed un supporto informatico dedicato.
Non c’è bisogno di fare affidamento alla connessione dati per poter accedere ai propri dati. Se non gestito correttamente vi potrebbe essere perdita di dati dovuta a cattiva gestione.
Può essere conveniente nel caso in cui non vi sia necessità di continuità lavorativa al 100%, a meno che non si abbia una buona soluzione di disaster recovery. Non è garantito il tempo di ripresa della continuità lavorativa qualora non vi sia una buona soluzione di disaster recovery.

Cloud Server

La cloud è un sistema di server esterno all’azienda in grado di ospitare la virtualizzazione di uno o più server. La gestione di questi server avviene tramite software che consentono di creare in pochi minuti un nuovo server a cui dedicare le risorse necessarie al suo funzionamento. In una realtà dinamica, all’aumentare delle esigenze di spazio o prestazione, si possono assegnare più o meno risorse al server virtuale anche dopo che questo è stato installato, oppure si può eliminare il server qualora non sia più necessario.

PRO E CONTRO DEI CLOUD SERVERS

Pro Contro
Non c’è bisogno di hardware hardware o costi di capitale. Adatto a aziende in rapida crescita che devono incrementare rapidamente le loro infrastrutture. La velocità di esecuzione dipende dalla velocità del collegamento ad internet.
Facilmente scalabile, è possibile aumentare o diminuire le risorse a seconda della necessità. I servizi cloud di terze parti potrebbero avere accesso diretto ai tuoi dati.
I lavoratori possono connettersi da qualsiasi luogo, utilizzando qualsiasi computer, tablet o smartphone. Le aziende possono implementare le politiche BYOD (portare il proprio dispositivo). Se internet non funziona, non si avrà accesso a nessuna delle proprie informazioni
I dati possono essere sotto backup ogni 15 minuti (come i software di backup in house evoluti), prevenendo perdite ed accelerando i tempi di recupero. I costi possono superare i vantaggi per le aziende non dipendenti dall’utilizzo.

Il mondo, a prescindere dagli svantaggi attuali, sembra comunque muoversi verso il Cloud.
Diverse tipologie di servizi Cloud hanno fatto la loro comparsa da diverso tempo e sono in continua evoluzione. Vediamo pubblicizzati servizi Cloud detti IaaS oppure SaaS. Il primo significa Infrastructure as a Service, l’altro Software as a Service.Cloud

Nel primo caso, con l’IaaS, abbiamo una struttura in Cloud, flessibile e dinamica, dove si può acquistare un server in Cloud con caratteristiche minime, per poi andarlo ad ampliare con pochi click al momento in cui si manifesta la necessità. Nel secondo caso con il SaaS abbiamo software in Cloud che vengono forniti come servizio, ovvero un’azienda può avere il gestionale in Cloud, mantenendo il resto dei servizi in house.

Ma allora cosa conviene veramente fare? Il nostro consiglio è quello di cominciare ad integrare i propri servizi con quelli in Cloud, con quello che viene definito un Hybrid Cloud, ovvero un Cloud ibrido. In questo modo si possono spostare i servizi un po’ alla volta avendo modo di provarne le performance un po’ alla volta. A Ravenna le linee non sono ancora performanti come in altre città d’Italia e la diffusione della Cloud è veramente limitata. Il nostro consiglio però è quello di cominciare a pensare a soluzioni di Disaster Recovery in Cloud.

Avete mai pensato che un evento fisico come un fulmine, un allagamento o un furto può sottrarti di punto in bianco tutti i dati aziendali?
Avere un backup remoto alle volte può essere la soluzione migliore per la salvaguardia dei dati, ma quando questi sono veramente tanti, in quanto tempo potrò essere operativo?

Avere una soluzione di Disaster Recovery in Cloud significa poter far ripartire il proprio server da dentro alla Cloud, in modo tale da poter cominciare a lavorare fin da subito, in attesa che il server fisico venga ripristinato. 

Buon informatica a tutti
Ing. Massimiliano Zuffi

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: